Those who have the right to serve God

Coloro che hanno il diritto di servire Dio

Coloro che hanno il diritto di servire Dio

Bisogna prima avere il diritto di servire Dio affinché le proprie adorazioni siano considerate degne e accettabili, inoltre bisogna servire Dio in base alla Sua volontà.

Di BIENVENIDO A. SANTIAGO JR.

(Traducido al español por KEVIN MARTIN)

COMUNEMENTE, SI CREDE che si possa adempiere il sacro dovere di servire Dio in qualsiasi maniera si scelga di farlo. Purtroppo, tale supposizione ha offuscato due verità bibliche basilari riguardo il servizio reso dall’uomo verso Dio, ovvero che bisogna avere innanzitutto il diritto di servire Dio per far sì che il proprio servizio sia considerato degno e accettabile e inoltre si deve servire Dio in accordo con la Sua volontà. In particolare, il fatto che qualcuno agisca basandosi su questa supposizione implica che per lui l’importante è essere in grado di servire Dio, in qualsiasi maniera preferisca. Tuttavia, non funziona in questo modo quando si tratta di servire Dio. Infatti, le Sacre Scritture insegnano il contrario. Chi si comporta così non ha capito o ha ignorato la volontà di Dio e le condizioni che Egli pone all’uomo per avere il diritto di servirlo.

Coloro che hanno il diritto

La Bibbia afferma chiaramente qual è la condizione fondamentale che bisogna avere per poter servire Dio: prima bisogna essere purificati dai peccati e solamente il sangue di Cristo può purificare del tutto qualcuno. In Ebrei 9:14 è scritto:

”..quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrì se stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!” (Nuova Riveduta 2006)

Solamente coloro che sono stati purificati possono servire Dio, non può farlo chiunque.

In Atti 20:28, gli apostoli attestano chi sono coloro che sono stati purificati con il sangue di Cristo. L’Apostolo paolo dice:

“Abbiate dunque cura di voi stessi e di tutto il gregge del quale lo Spirito Santo vi ha eletti sorveglianti, per pascere la chiesa di Cristo che egli ha acquistato col suo sangue.” (tradotto da Lamsa Translation)

Contrariamente all’idea diffusa secondo cui tutte le persone hanno beneficiato del sacrificio di Cristo, solamente i membri della Iglesia Ni Cristo (Chiesa Di Cristo) hanno tratto beneficio dall’atto di redenzione di Cristo, quando Egli ha versato il Suo sangue sulla croce. I membri della Sua Chiesa sono stati purificati dai loro peccati. Quindi, sono coloro a cui è stato dato il diritto di servire e adorare Dio.

Alla luce di questo, chiunque desideri servire Dio deve impegnarsi a diventare un membro della Chiesa Di Cristo. Le persone non dovrebbero avere timore di lasciare la propria religione per entrare nella Chiesa Di Cristo, perché quello che farebbero sarebbe in accordo con il comando di Cristo. Il Signore disse che le persone devono entrare attraverso di Lui per trovarsi nel gregge ed essere salve (Giovanni 10:7, 9,16 Conferenza Episcopale Italiana). Il gregge, come menzionato prima, è la Chiesa Di Cristo.

La Bibbia, oltre ad affermare che la Chiesa Di Cristo ha il diritto di servire e adorare Dio, attesta anche che essa ha una vera relazione con Gesù Cristo. L’Apostolo Paolo dice questo al riguardo:

“Per questo un uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno uno. Questo è un grande mistero. (Parlo della relazione di Cristo con la Chiesa.)” (Efe. 5:31–32 tradotto da God’s Word Translation)

Coloro che non hanno il diritto

E coloro che non sono membri della Chiesa Di Cristo, ovvero coloro che non hanno alcuna relazione con Cristo? Secondo l’Apostolo Paolo, tali persone non hanno il diritto di servire Dio e non hanno alcuna parte delle Sue promesse:

“…Ricordate che allora eravate senza Cristo, non appartenevate al popolo di Dio, ed eravate estranei ai patti della promessa. Perciò nel mondo eravate persone senza Dio e senza speranza.” (Efe. 2:12 Bibbia Della Gioia)

Non poter sperare nelle pomesse di Dio e vivere nel mondo senza Dio è una terribile condizione in cui trovarsi. Questa è la situazione di chiunque sia separato da Cristo, perché non ha alcuna relazione con Lui.  Qualsiasi servizio e adorazione tale persona renda a Dio non varrà nulla. L’aiuto e la salvezza promessi da Dio non gli saranno estesi. Con le molte incertezze che ci sono in questo mondo e l’approssimarsi della sua distruzione nel Giorno del Giudizio, le cose non sembrano essere le migliori per chiunque sia fuori dalla Chiesa.

Per questo, bisogna impegnarsi ad essere nella Chiesa Di Cristo, per poter avere relazione con Cristo ed essere in grado di servire Dio.

Il modo giusto di servire Dio

Malgrado qualcuno possegga il diritto di servire Dio e gli sia stato insegnato come farlo in modo appropriato, se continua a servire Dio nella maniera che preferisce, il suo servizio sarà inutile. Cristo ci insegna che per rendere servizio e adorare Dio non ci si deve basare su leggi create dall’uomo, perché tale servizio e adorazione sarano inutili. In Matteo 15:9 il Signore dice:

“La loro adorazione non ha valore, perché insegnano comandamenti fatti dallʼuomo, anziché quelli di Dio!” (Bibbia della Gioia)

Quando qualcuno serve Dio, deve seguire i Suoi comandi e insegnamenti. Solamente allora Dio considererà tale servizio degno e accettabile.

Questo è ciò che Dio pretende da coloro a cui ha dato il diritto di servirlo e di adorarlo. Un esempio sono gli Israeliti. Durante il loro tempo, solamente loro avevano il diritto di servire e adorare Dio (2 Re 5:15 Nuova Riveduta 2006; Rom. 9:4 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente). Tuttavia, non erano liberi di fare quello che volevano. Dio diede loro i Suoi decreti riguardo l’adorazione che dovevano rendergli ed Egli pretendeva che i decreti che aveva deciso fossero seguiti in modo preciso (Deut. 12:13, 4 Nuova RIveduta 2006). Lo stesso vale nell’era Cristiana.

Un consiglio per coloro che hanno il diritto

Coloro che hanno già il diritto di servire Dio sono veramente benedetti, perché sono certi che la loro adorazione è accettabile per Dio.

Per questo motivo viene data loro un’istruzione da adempiere innanzitutto, per attenersi saldamente a Dio e compiere i loro servizi a Lui. In Deuteronomio 13:4, questo è ciò che viene detto:

“Seguirete il Signore, il vostro Dio, lo temerete, osserverete i suoi comandamenti, ubbidirete alla sua voce, lo servirete e vi terrete stretti a lui.” (Nuova Riveduta 2006)

I veri servitori di Dio devono essere ubbidienti. Devono avere sacro timore di Lui. Devono stare attenti ad ubbidire i Suoi comandamenti. Devono restare sinceri nei Suoi confronti. Non devono ritornare mai a  servirlo in modo sbagliato. Non devono mai  essere tentati di smettere di servire il vero Dio per adorare invece i falsi dei. Anche se subiscono delle pressioni a farlo da parte dei  loro familiari e amici, devono rimanere fedeli a Dio (Deut. 13:3, 5–8 Nuova Riveduta 2006)

Per mantenere il proprio diritto di servire e adorare Dio, i veri adoratori sono esortati dagli apostoli ad essere forti nella fede (Apo. 3:11 Expanded Bible) e di eccellere  sempre di più nel servire Dio (1 Cor. 15:58 Conferenza Episcopale Italiana 2008). Se fanno tutto questo, se dedicano loro stessi a servire fedelmente Dio, per loro non sarà mai una perdita. Gli apostoli ricordano loro che le opere che fanno per il Signore non saranno mai inutili.

Quindi, anche se incontrano prove e sofferenze in questa vita, devono comunque mantenere la loro fede e continuare i loro servizi al Signore fino alla fine, perché nel Giorno del Giudizio riceveranno la promessa salvezza e la vita eterna. In 2 Timoteo 4:7–8, l’Apostolo Paolo afferma questo:

“Ho combattuto la buona battaglia, sono arrivato fino al termine della mia corsa e ho conservato la fede. Ora mi aspetta il premio della vittoria: il Signore, che è giudice giusto, mi consegnerà la corona di uomo giusto. Nell’ultimo giorno egli la consegnerà non solo a me, ma anche a tutti quelli che hanno atteso con amore il momento della sua apparizione.” (Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente)

Quindi, ricevere il diritto di servire Dio e di rendergli la vera adorazione, oltre a rendere  il servizio reso al Signore degno e accettabile, implica anche una grande benedizione sia in questa vita che in quella futura.